Lo so, noi architetti spesso abbiamo l’aria di quelli che il fattore economico proprio non ci sfiori: eppure non siamo così sprovveduti come appariamo. E’ un lato fondamentale del nostro lavoro, soprattutto quando siamo chiamati come consulenti per casi di investimenti come i recuperi di sottotetti!

I parametri da valutare sono parecchi e non sempre dipendono semplicemente dal progetto o dallo stato dei luoghi. A tal proposito, consigliamo sempre di avere accanto un tecnico di fiducia che sappia consigliarvi per il meglio. 

Tuttavia se siete qui, è per avere una primissima infarinatura, in italiano e non “architettese” di cosa dovrete affrontare in termini di contributi e tasse dovute.
Ergo niente paura e, per cominciare, andiamo a conoscere quelli che saranno gli importi “cui non vi potrete rifiutare”: le imposte che il Comune richiede. 

Parliamo quindi del contributo di costruzione, composto da: oneri di urbanizzazione primaria, oneri di urbanizzazione secondaria e costi di costruzione

Già immagino le vostre facce perplesse: vi state chiedendo perchè dobbiate pagare per occupare uno spazio che, di fatto, è già vostro…. giusto? 
Be’, andiamo a investigare un po’ sul perchè ci siano delle ulteriori tasse da pagare per svolgere lavori a casa vostra.

“Architetto, perchè il comune li richiede?”

Compito di un comune è, soprattutto, quello di mantenere la città in buono stato, garantendo che tutti gli abitanti abbiano accesso alle proprie abitazioni mediante strade ben tenute, dotate di parcheggi di pertinenza, segnaletica stradale e aree di sosta a pagamento. Si occupa della manutenzione ed installazione delle reti dei servizi, quali il gas e l’acqua potabile, nonché dell’allacciamento alle reti fognarie delle abitazioni. Inoltre, si occupa del benessere del cittadino, fornendo per ogni tot metri quadri di costruzioni, una serie di servizi alla comunità che vanno dalle aree verdi pubbliche, alle biblioteche comunali, fino agli impianti sportivi di quartiere.
Per pagare tutto questo, il Comune richiede il versamento di due tipi di tasse: gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Bisogna tra l’altro puntualizzare che il pagamento di quest’ultimi è imprescindibile dall’ottenimento dei permessi per procedere alla realizzazione delle opere.

“Ok, ma… quindi? Quanto devo versare?”

Se mi hai seguito fino a qui, vuol dire che l’argomento ti interessa e ti sto dando delle informazioni utili. Quindi ti chiedo di avere un attimo di pazienza: per capire al meglio la situazione, devo ancora chiarirti le idee su quello che è comunemente chiamato il costo di costruzione.

È calcolato dai Comuni sulla base percentuale fornita da dati Istat, che varia in funzione delle caratteristiche e delle tipologie delle costruzioni, della loro destinazione ed ubicazione. Per rimanere in toni semplici, non mi dilungo in questa sede sul suo calcolo, ma mi concentro su quelli che sono le autentiche novità della Legge Regionale n.15/2017, e che costituiscono le agevolazioni economiche per il vostro investimento. 

 “Architetto, ma quindi mi sta dicendo che mi danno una mano?”

In un certo senso sì. Infatti, la nuova legge prevede un calcolo in misura ridotta per la quantificazione del contributo di costruzione nel caso di ristrutturazione. 
Inoltre, nel caso in cui il sottotetto (fino a 40 mq di superficie) sia collegato alla prima casa, si parla di totale esenzione dal contributo di costruzione. 

Quindi direi di sì, è un grosso incentivo ad agire. 

 

Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti ringrazio per la pazienza. Tuttavia, ti sottolineo un fatto…. 
Ricordi la domanda che mi hai posto qualche riga più su? 

“Ok, ma… quindi? Quanto devo versare?”

Ecco. Purtroppo, caro amico, la mia serietà professionale mi impedisce di risponderti: non posso darti una risposta precisa in un contesto così generico! Ma lasciami un commento o scrivimi una mail: ne parleremo insieme e potremo chiarire i tuoi dubbi! 

Ti consiglio di continuare a seguirci:  ho appena iniziato a “chiarirti le idee”… c’è ancora tutto un mondo da scoprire! 
Ci vediamo più tardi, ci conto!  


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